Sono sempre più le famiglie che hanno bisogno di un aiuto
Operazione Pane è la campagna di Antoniano a sostegno delle famiglie in difficoltàSono sempre più le famiglie che hanno bisogno di un aiuto
Operazione Pane è la campagna di Antoniano a sostegno delle famiglie in difficoltàAumentano le famiglie che hanno bisogno
Nel 2021 le famiglie aiutate dalle 17 mense francescane italiane da Operazione Pane dell’Antoniano sono aumentate del 68%. Questo dato ha registrato una crescita costante negli ultimi tre anni: nel 2019 le famiglie sostenute erano 778, nel 2020 sono salite a 1.210 e nel 2021 sono già 1.309.
La situazione di emergenza ha peggiorato la condizione di chi già viveva nel disagio, ma ha anche messo in difficoltà tanti genitori che, a causa della crisi conseguente alla pandemia, hanno subito una riduzione o la totale perdita del lavoro. Genitori che si sono rivolti alle mense di Operazione Pane perché in difficoltà con la spesa e con il pagamento delle bollette e dell’affitto.
Si tratta di famiglie con difficoltà economiche, relazionali e sociali
«Le famiglie che si sono avvicinate alle mense francescane in questi mesi sono composte da mamme e papà che mai avrebbero pensato di trovarsi a chiedere aiuto. Alle nostre porte hanno bussato anche tante mamme sole, che ci hanno chiesto aiuto per dare da mangiare ai loro bambini», sottolinea il direttore dell’Antoniano fr. Giampaolo Cavalli. «Si tratta di genitori con importanti difficoltà economiche, ma anche relazionali, sociali e di impossibilità di accesso alle risorse e alle offerte del territorio – aggiunge –. Sono famiglie per cui l’esclusione e l’impoverimento relazionale sono l’altra faccia della medaglia della povertà economica».
Tra le quasi 10mila persone sostenute da Operazione Pane nel 2021 si contano 1.000 mamme e 800 papà per un totale di 1.309 nuclei familiari, dove vivono quasi 1500 bambini.
Urge un intervento tempestivo per aiutare il più possibile
«Numeri – avverte fr. Giampaolo Cavalli – destinati a crescere allo scadere dello stato di emergenza con la diminuzione dei sostegni legati alla pandemia. Bisogna intervenire subito per aiutare queste persone ed evitare che precipitino nella disperazione. Vedo ogni giorno, alle nostre porte, mamme e papà che ci chiedono aiuto per garantire un pasto caldo e un po’ di serenità ai loro bambini. Noi per loro ci siamo e continueremo ad esserci, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti per non lasciare indietro nessuno».
Impegnate ogni giorno “sul campo”, le realtà francescane italiane sostenute dall’iniziativa solidale “Operazione Pane” si trovano in 16 diverse città italiane: scoprile tutte qui. L’impegno delle realtà francescane e dei volontari si traduce in un aiuto concreto con oltre 36 mila pasti e quasi 4.000 ceste distribuite ogni mese. Queste ultime, rispetto al 2019, sono cresciute del 100%.
L’impegno di Antoniano con Operazione Pane
Antoniano, con Operazione Pane, si impegna ogni giorno per garantire alle persone e alle famiglie in difficoltà ascolto e accoglienza a partire dal pasto. Il sostegno alimentare rappresenta il primo passo di un cammino che, partendo dall’ascolto, dal confronto e dal dialogo, ha l’obiettivo del reinserimento sociale e lavorativo. Nella mensa di Padre Lino a Parma, ad esempio, oltre all’aiuto alimentare le famiglie vengono sostenute anche nella ricerca di un alloggio. A Bari e Castellamare di Stabia, nella realtà “Volto Santo” e al Santuario “Santa Maria di Porto Salvo”, si offre sostegno ai minori e alle famiglie del territorio su vari livelli. Dalla distribuzione di pacchi alimentari, prodotti per l’igiene personale al supporto ai minori per un sostegno in grado di rispondere alle esigenze che emergono nelle diverse fasce di età.
«Le famiglie che accogliamo – racconta Suor Mariangela, francescana alcantarina della realtà Volto Santo di Bari – vivono situazioni di grande disagio. La nostra missione è prenderci cura non solo dei bisogni primari dei bambini e dei loro genitori, ma anche ascoltarli e “guardarli” davvero, a volte anche solo coccolarli. Spesso quello offerto in mensa per loro è l’unico pasto completo della giornata, perché quando tornano a casa non c’è altro».